Una forma di Reiki, designata col nome ideografico cinese Ling Qi.

Condivisione aperta sul significato essenziale del Reiki, designato col suo nome ideografico cinese: LINGQI.

giovedì 2 giugno 2011

Una poesia scientifica

Pubblichiamo un pezzo di testo cinese classico che credo vi piacerà, perché si distende con movimento unico -nei termini attuali- dalla fisica alla chimico-fisica, dall’epigenetica alla biologia, dalle neuroscienze alla spiritualità.
Ce l’ha passato Elisabeth Rochat de la Vallée a Erice il mese scorso.
Ogni parola è in realtà un termine tecnico, ma ne propongo una traduzione che può essere colta intuitivamente. Faccio però una piccola premessa d’intellegibilità.

Dovete sapere che, nella Tradizione Cinese, la vita non è necessariamente accoppiata con la forma strutturale. “Vita” vuol dire espressione di una potenza celeste che noi possiamo percepire (e pertanto osservarne in qualche modo degli effetti nella materia), ma tale sua espressione può ben restare non strutturata in una forma yinyang: ad esempio un vento, una corrente marina, una stella… Tutto ciò che noi oggi chiamiamo “struttura dissipativa” (Prigogine ha preso un Nobel in Chimica nel 1977 per questo) e che in Cina si chiamava “soffio d’origine” (soffio originario o energia originaria, juanqi).
Negli esseri organici, il soffio originario determina una strutturazione formale yinyang, in cui l’essenza biologica interagisce specificatamente con le potenze spirituali che l’hanno determinata. La natura di ogni essere è il suo soffio originario che attraverso lui si esprime ed al quale (nell’uomo) possiamo riconnetterci coscientemente.

Il passo è questo (Yunjiqiqian, cap. 56):

SE LE POTENZE SPIRITUALI NON HANNO UN SOFFIO ORIGINARIO NON POSSONO MANIFESTARSI COME SPIRITUALI,
SE IL DAO NON HA UN SOFFIO ORIGINARIO NON PUÒ DARE LA VITA,
SE IL SOFFIO ORIGINARIO NON HA YINYANG NON PUÒ DARE LA FORMA.

NELLA FORMA CI DEV’ESSERE IL SOFFIO,
NEL SOFFIO CI DEV’ESSERE LO YINYANG
NELLO YINYANG CI DEVONO ESSERE LE ESSENZE
NELLE ESSENZE CI DEVONO ESSERE LE POTENZE SPIRITUALI
NELLE POTENZE SPIRITUALI IL DAO.

NEL DAO CI DEV’ESSERE UN’ARTE,
NELL’ARTE DELLE REGOLE,
NELLE REGOLE CI DEV’ESSERE IL CUORE,
NEL CUORE L’UNO,
NELL’UNO CI DEV’ESSERE L’AUTENTICITÀ,
NELL’AUTENTICITÀ LA SUPREMA PERFEZIONE,
SUPREMAMENTE NIENTE E SUPREMAMENTE VUOTO,
SUPREMAMENTE CHIARO E SUPREMAMENTE PURO,
SUPREMAMENTE MERAVIGLIOSO E SUPREMAMENTE LUMINOSO.




2 commenti:

  1. "nulla si crea,nulla si distrugge,tutto si trasforma"(a.lavoisier,1789 circa)
    "la nascita è una condensazione di energia in materia,la morte una dispersione di energia"(nei jing,2697 a.C circa)
    è forse un esempio banale,ma vale più di mille parole e soprattutto è alla portata di tutti
    sec.me spiega 2 cose,innanzitutto:conferma come siamo davvero nani sulle spalle di giganti,la fisica moderna si fonda sulla legge della conservazione della massa da meno di 300anni quando diede forma ad un concetto che dall'altra parte del mondo era noto da più di 3000 anni.e poi rafforza la mia idea di immortalità il senza forma permea la forma,questa riceve il soffio dall'alto e tale soffio è eterno,non vincolato alla forma.Se dovessi usare un termine moderno,dovrei chiamarlo coscienza?coscienza eterna e immortale...non vincolata alla forma mortale,che vola via quando la forma non è più..?
    perchè creare il mondo dell'antimateria se ancora mortifichiamo la materia in relazione ai nostri mezzi di conoscenza?confondiamo ciò che è con ciò che possiamo conoscere...ma il possiamo dipende dai nostri mezzi...."la materia esiste solo come attrazione e repulsione. attrazione e repulsione sono la materia”(E.A.Poe)

    "percepisci ciò che non arrivi a pensare.."non confondere ciò che puoi conoscere,pensare,toccare con ciò che E?,ammetti che la realtà è il prodotto della tua interazione e come tale cambia in relazione ai fattori del prodotto..
    utilizziamo solo una parte delle nostre possibilità di apprendimento...abbiamo costretto il nostro soffio divino ai rigidi schemi della scienza moderna,delle religioni,della regola sociale..
    "Noi abbiamo sognato il mondo. Lo abbiamo sognato resistente, misterioso, visibile, ubiquo nello spazio e fermo nel tempo; ma abbiamo ammesso nella sua architettura tenui ed eterni interstizi di assurdità, per sapere che è finto" Jorge Luis Borges
    oppure no?
    pensieri in libertà da un'anima costretta in cerca di giuste domande...le risposte,per quelle..sono brava a sbagliare da sola..

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  2. Ovviamente il tuo non è un commento, è una condivisione.
    La “condivisione” è probabilmente la forma esatta (giusta, corretta) delle relazioni umane.
    E, come vediamo, non è solo tra noi due, ci sono anche i maestri degli Jing, Poe, Borges ed innumerevoli altri… Avasa diceva: “proprio su questo c’è accordo tra tutti (oltre lo spazio e il tempo), è sulle opinioni mentali che non ci sarà mai l’accordo”. Guarda, se vuoi, anche cosa ha condiviso Prem Rawat a Mazara la scorsa settimana (www.anropologiaumana.blogspot.com).
    Io ritengo inoltre che, dietro la comprensione mentale (razionale ed intuitiva) e la condivisione mentale tramite il linguaggio verbale, possa poi manifestarsi la comprensione percettiva di ciò che è. E il nostro corpo vive quello che noi percepiamo.

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